Siamo nella Francia di Luigi XIV, il quale è impegnato in una politica estera aggressiva e bellicosa, mentre a Parigi il suo popolo muore di fame. I Gesuiti, vicini al popolo, costituiscono per Luigi, giovane ambizioso ed arrogante, un grave pericolo per la stabilità del Paese, perciò il re convoca l’ex-moschettiere Aramis, che intanto ha intrapreso la carriera ecclesiastica, e gli affida il compito di scoprire l’identità del generale dei Gesuiti, scovarlo ed ucciderlo. Aramis richiama a sé immediatamente i suoi vecchi amici e compagni di avventure Athos, Porthos e D’Artagnan, per rivelar loro una terribile verità: in realtà, è proprio Aramis il capo dei Gesuiti. Egli perciò, chiede l’aiuto dei compagni per realizzare una nuova avventurosa impresa: sostituire il Re. Il piano di Aramis è di fatto molto ambizioso: il giovane ecclesiastico ha in mente di sostituire il Re con il suo gemello Filippo, rinchiuso nella prigione della Bastiglia anni prima per volere reale e costretto a portare una maschera di ferro. Numerosi colpi di scena si alterneranno, filo conduttore sarà l’amicizia profonda e la lealtà dei moschettieri chiamati ancora una volta a combattere un’ultima epica pugna recitando il loro famigerato motto “Uno per tutti, tutti per uno“. Filippo diventerà così il Re di Francia sotto il nome di Luigi XIV rimanendo nella storia come uno dei più grandi sovrani di questa nazione.